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 Fismformazione per Operatore tecnico Subacqueo Inshore che inizierà a settembre 2023. Le candidature sono aperte fino al 31 luglio 2023.



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Organizzato dalla Marina Militare Italiana, la Fondazione Leonardo (Civiltà delle Macchine) e Civiltà del Mare,  presso il Centro Congressi “Federico II” in Napoli, il 16 giugno scorso, si è tenuto il Convegno
“Civiltà del Mare — Il Subacqueo, nuovo ambiente dell’umanità -
Le Università per il Subacqueo”
La Conferenza “Civiltà del Mare — Il Subacqueo, nuovo ambiente dell’Umanità - Le Università per il Subacqueo” riconosce la necessità di:
In particolare, per rispondere a tali obiettivi, Fondazione Leonardo - Civiltà delle Macchine e Marina Militare hanno proposto e concordato con le Università aderenti due prime iniziative:
-diffondere e promuovere la cultura del Subacqueo mettendo a conoscenza del grande pubblico, come e già avvenuto per lo Spazio, la ricchezza in questo campo delle competenze scientifiche e delle attività di ricerca delle nostre Università;
-promuovere iniziative volte a favorire, con il mondo accademico, diplomatico, universitario e con il sistema educativo nazionale, il coinvolgimento delle nuove generazioni, attraverso 1๐ sviluppo di programmi di formazione sulla dimensione subacquea;
-contribuire alla definizione di nuovi profili professionali! per rispondere all'individuazione dei fabbisogni del settore subacqueo;
-realizzare entro l’avvio dell’anno accademico 2023-2024 format informativo per dare notizia delle attività in corso nelle Università, a uso degli studenti e del grande pubblico;
-contribuire al superamento della frammentazione della comunità scientifica, segnalata in numerosi interventi, attraverso una rete interdisciplinare.
- realizzazione di un’area dedicata nel sito di civiltadellemacchine.it in cui gli Atenei coinvolti potranno pubblicare informazioni sulle attività didattiche programmate e sulle iniziative di ricerca o collaborazione scientifica, anche con Atenei stranieri, organizzazioni intergovernative e altri soggetti istituzionali, nonché con il mondo industriale, sulla dimensione subacquea (corsi di laurea e dottorato, master, seminari, convegni, attività editoriali, accordi di collaborazione scientifica, tirocini, etc.). Questa sezione del sito, interdisciplinare e costantemente aggiornata, diverrà:
- uno strumento di orientamento per coinvolgere e attrarre le nuove generazioni verso gli studi e le professioni legate al Subacqueo;
-una vera e propria mappatura di tutte le principali attività accademiche presenti nel nostro Paese dedicate a tale dimensione, utile anche allo scambio e alla condivisione di idee tra le Università.
Al convegno ha partecipato anche AISI, Associazione Imprese Subacquee Italiane, tramite il segretario Giovanni Esentato, sottolineando come l’Italia, pur vantando un eccezionale patrimonio di eccellenze scientifiche, tecnologiche sia in campo civile che in campo militare, fra le Nazioni con avanzati sistemi per l’immersione professionale, sia nel comparto commerciale dei servizi subacquei, sia in quello della ricerca scientifica, quello militare e del monitoraggio e controllo del Territorio, è carente sotto il profilo di una legge quadro che la ponga, al pari degli altri Paesi, in grado di identificare ruoli, funzioni, requisiti e responsabilità.
La sicurezza degli operatori è sostanzialmente dettata dalla Norma UNI 11366 che da sola non è in grado di coprire tutto il comparto delle immersioni professionali in quanto nata per descrivere mezzi, ruoli e comportamenti riferiti alle immersioni nel settore offshore.Ma le attività professionali non sono soltanto quelle che erogano servizi in campo oil-gas, eolico etc. Esse si sviluppano sull'intero territorio nazionale lungo gli 8000 km di costa, bacini artificiali, laghi, fiumi, dighe. Ed in questo sono coinvolte centinaia di aziende con migliaia di operatori: dagli specialisti altofondalisti ai sommozzatori che si occupano di allevamenti di acquacoltura, passando dai ricercatori scientifici, operatori di Enti ed Istituti di Sorveglianza e Controllo del Territorio senza escludere la grandissima rilevanza che hanno le attività subacquee in campo militare soprattutto in questo periodo dove la geopolitica ha introdotto nuovi obiettivi da monitorare, tutelare e difendere (cavi sottomarini, sealine, gasdotti etc).
E’ necessario, quindi, una Legge quadro con capacità di regolamentare e definire le attività subacquee nella loro specificità (commerciale, scientifica, di controllo e tutela del territorio, archeologica, biologica etc)
Tutti argomenti, peraltro trattati con autorevolezza e competenza dai convenuti.
In tema di proposta di legge il Segretario di AISI ha informato i relatori, tra i quali, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio Enrico Credendino,che alla Camera dei Deputati è stata annunciata la presentazione di una Proposta di Legge per la Disciplina delle Attività Subacquee dall’on. Calogero Cangiano, quale primo firmatario ed altri deputati (Pdl 1161)

Lo Streaming su youtube dell'intervento di AISI al Convegno

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23RD-25TH MAY 2023 - RAVENNA, ITALY


Dal suo lancio nel 1993, l'Offshore Mediterranean Conference (OMC) ha lavorato per diffondere la scienza e le conoscenze tecniche offshore, per promuovere e sostenere l'istruzione di ingegneri e tecnici offshore e promuovere lo sviluppo di strumenti e procedure necessari per esplorare, studiare e promuovere l'uso responsabile e sostenibile delle risorse energetiche nel Mediterraneo.

https://www.omc.it/en/


 

MARE GLOBAL FORUM
Genova 25/26 Maggio 2023

Il Centro Giuseppe Bono, Consulenza Strategica Analisi operative e Studi sul Mare, in collaborazione con il Comune di Genova
organizza due giornate di incontri fra Associazioni Imprenditoriali e Professionisti che si occupano della risorsa Mare.


Lettera invito Mare Global Forum - Genova, 25-26 maggio 2023.PDF
 



Il 3 aprile 2023 partirà il corso Medical Examiner of Divers (MED) - accreditato come livello 1 di formazione dal Diving Medical Advisory Committee (DMAC) e dall’European College of Baromedicine (ECB-ECHM). 

 

 
 

 

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Non chi comincia, ma quel che persevera

E' stata celebrata la nascita della XIX Legislatura.
Niente di nuovo, o quasi, sotto il lucernario ed il grande lampadario di Palazzo Madama a Roma, sede, anzi "santuario", della politica italiana dove si concretizzano decisioni prese altrove. Oggi si replica a Montecitorio. Come giusto che sia in un Paese dove la Democrazia si realizza con riti che a volte discendono dal sagrato del Tempio per inoltrarsi sul palcoscenico della farsa e della sceneggiata teatrale delle quali noi italiani siamo "eccellenza" nel Mondo.
Ciò sottolineato non per far chiosa a quanto già si fa sulla stampa nazionale e sui media social, ma per sottolineare che il nostro impegno, quello di AISI, non indietreggia di un solo millimetro rispetto al progetto di sostenere l'approvazione della Legge sul Lavoro Subacqueo il quale progetto ormai è divenuto più che maggiorenne.
Per la quarta legislatura continuativa il "nostro" progetto di legge non è riuscito a varcare la soglia delle due camere parlamentari nonostante le buone intenzioni e l'impegno dei parlamentari che lo avevano "riproposto".
Non per nulla ci definiamo, come categoria, "Figli di Un Dio Minore".
Ma noi non si indietreggia e continuiamo a perseverare.
"Non chi inizia, ma quel che persevera" è il motto che accoglie i Cadetti Ufficiali al loro primo imbarco su Nave Amerigo Vespucci.
Lo abbiamo adottato anche noi quando iniziammo e continueremo ad essere "perseveranti" nella consapevolezza che la politica, della quale vorremmo fare volentieri a meno, è - purtroppo - indispensabile e ineludibile.

 


Sicurezza sul Lavoro & Bla... Bla... Bla...


Sono 774 i morti sul lavoro nei primi sette mesi di quest'anno.

AISI è dal 2001, anno della sua fondazione, che "parla" e soprattutto opera, per la sicurezza degli operatori subacquei professionisti.

Ed è solo grazie ad AISI  che l'Italia può disporre di una Buona Regola rappresentata dalla Norma UNI 11366

 

Ma non basta avere regole e norme se poi queste vengono disattese e chi è preposto al controllo e verifica disattende o non è in grado di ottemperare ai propri compiti di istituto, non opera o non può operare compiutamente. Le morti sul lavoro non solo distruggono la vita delle vittime dirette. Determinano anche altre vittime: la famiglia e lo Stato e la collettività chiamati, poi, a pagare i costi risarcitori.
Chi non applica le Buone Prassi non solo mette concretamente a rischio la vita degli operatori ma determina anche una strategia di cattiva concorrenza lucrando sulla pelle delle risorse umane e danneggiando coloro i quali, invece, investono sulla Sicurezza del proprio personale.
Le cronache si occupano di questi argomenti finché il cadavere giace in una sala mortuaria. Poi interviene l'oblio determinato dalle incombenze delle altre cronache della politica, spesso strumentali e vacue, e perché passato il funerale le "saracinesche" momentaneamente serrate per il passaggio del corteo funebre, si devono rialzare e la vita continua. Come se nulla fosse accaduto. "L'amaro è per chi muore" recita un'antica e popolare metafora.
E invece occorre non dimenticare ed operare affinché gli infortuni siano relegati nella sfera delle eventualità non prevedibili, non valutabili e non ascrivibili a comportamenti dettati dal Buon Senso e dalle Regole di Buone Prassi.
In questo ognuno, dalle Aziende agli Operatori, ognuno ha da fare la propria parte concorrendo tutti nella stessa direzione.
E lo Stato in questo non è un attore secondario, una comparsa sostituibile con un qualsiasi figurante. Esso deve incentivare le Buone Prassi e promuovere la Cultura della dignità del Lavoro con politiche premiali per coloro che sviluppano e applicano le norme di buona regola e della sicurezza antinfortunistica. Occorrono, per questo, percorsi formativi dentro le aziende con le giuste informazioni e la formazione del personale per la conoscenza e l'adozione di comportamenti ed azioni all'insegna delle Buone Prassi.
Ben vengano, quindi, maggior numero di ispettori del lavoro, a patto che collateralmente ad essi vengano forniti mezzi e finanziamenti per operare con snellezza ed efficacia. Ma non basta controllare e reprimere. Occorre che le Aziende facciano di più formando il proprio personale con aggiornamenti e corsi aziendali rilasciando alle risorse umane attestato di frequenza e acquisita conoscenza e competenza nella prevenzione degli infortuni.
Per questo obiettivo AISI promuove
stage formativi presso le aziende e verso gli Operatori Tecnici Subacquei ed Iperbarici stage formativi per la conoscenza e applicazione della Norma UNI 11366.
 

Stage per la Sicurezza in Azienda




Campagna Sicurezza Lavoro


AISI aderisce alla Campagna per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro promossa dalla EU-OSHA (Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute).

Nel progetto AISI sarà partner della Campagna per diffondere le best-pratic in ambito subacqueo ed iperbarico professionale.

  • L'obiettivo è quello di diffondere nel settore delle attività subacquee professionali la cultura della prevenzione antinfortunistica nel quadro della più ampia compagine nazionale ed europea.
    La campagna - improntata sul principio del reciproco vantaggio (win-win) - offre l'opportunità a partecipanti lo scambio di conoscenze ed esperienze all'interno di una'ampia comunità di Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL), presso referenti istituzionali, presso committenti , stakeholders del settore subacqueo professionale.
  • Logica win-win: 
    • L'impegno di chi partecipa: promozione della campagna nella propria azienda/attività/comunicazioni/social
    • Visibilità come azienda o operatore sensibile al tema della salute e della sicurezza sul lavoro.
    • Premio per la diffusione della Campagna EU-OSHA


12.05.2020 E' stata pubblicata la Rev. 2 del Protocollo Covid-19 per lo svolgimento delle attività subacquee professionali.


PROTOCOLLO_SIMSI_COVID-19_REV_2_DEL_11-5-20.pdf




EMERGENZA CORONAVIRUS


Gentili Soci ed Amici,


Check list per la verifica della messa in atto dei contenuti dell’accordo del 14 marzo sull’emergenza Covid-19 e sicurezza sul lavoro.

Abbiamo deciso di fornire per tutti coloro che ne avessero necessità documenti e supporti per la salute e la sicurezza sul lavoro cercando di dare il nostro piccolo contributo a questa battaglia. Abbiamo pensato di fornire la check list in formato editabile in modo che sia possibile modificarlo agevolmente.

La check list, fin da domenica 15 marzo, è stata sperimentata in numerosi cicli produttivi e contiene indicazioni utili all’adozione delle misure previste. 

Chiunque ne avesse necessità può richiederla GRATUITAMENTE inviando una email a


info@assoimpresesub.it
 



Manifesto per la Dignità della Subacquea Italiana.

AISI in parallelo con ASSOSUB, interlocutore autorevole che rappresenta Aziende di produzione e commercio di attrezzature subacquee, molte Agenzie didattiche, ed alcuni Operatori turistici specializzati, la Società Italiana Medicina Subacquea ed Iperbarica, SIMSI, ha inteso realizzare il “Manifesto per la Dignità della Subacquea Italiana” al fine di rappresentare al mondo politico la necessità di realizzare, finalmente, una legge quadro che dia appunto Dignità di Settore Produttivo, Commerciale, Culturale, Turistico, Formativo, Scientifico, Universitario, Giornalistico, Militare ed Istituzionale a milioni di utenti, imprenditori, operatori ed addetti. Ognuno con le proprie specialità e competenze.
Il “manifesto” è proposto a quanti vorranno sottoscrivere la propria adesione e sarà presentato a Roma in un convegno che si terrà presso una sede istituzionale e che vedrà la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, operatori del mondo scientifico, universitario, industriale, del lavoro, delle organizzazioni sportive, nel mese di Settembre 2018.

vai al Manifesto





ACTA NON VERBA!
Dopo anni di "attesa" EDTC ha accreditato l'Italia fra le Nazioni che hanno adottato una legge nazionale per le attività subacquee professionali. Nel file allegato infatti c'è l'elenco che indica i Paesi che adottano specifiche leggi e norme per il settore. Fra questi l'Italia.
Un grazie particolare al dott. Pasquale Longobardi, membro del board EDTC, che in questi anni ha sempre sostenuto con autorevolezza, le nostre pressanti richieste in tal senso.
Ed un grazie sentito al dott. Akin Toklu, segretario EDTC che con ha provveduto ad accogliere la nostra richiesta. Il passaggio successivo sarà quello di chiedere ad IMCA e alle altre organizzazioni internazionali di accreditare la posizione italiana.

Il documento è scaricabile anche al seguente link:
 
http://edtc.org/Regulations.htm



ADOLFO MAGRIN  nominato Presidente Emerito di AISI
L'Assemblea dei Soci in data 10 maggio 2017 ha conferito ad Adolfo Magrin, già Presidente di Aisi, il titolo e la funzione di Presidente Emerito di AISI.
Adolfo Magrin, inizia la sua attività dopo aver frequentato la scuola militare del Varignano dove si qualifica "Palombaro" e "Nocchiero". Dopo l'esperienza militare è impegnato con la Bocami, società specializzata in bonifiche da ordigni bellici. Negli anni 70 è chiamato, in qualità di sommozzatore, nel Gruppo Subacqueo della Saipem di Milano. Agli inizi degli anni 80 la dismissione del gruppo subacqueo da parte della Saipem dà il via alla nascita della Cooperativa Nazionale Sommozzatori della quale diviene presidente dopo aver svolto tutti i ruoli operativi da semplice sommozzatore a responsabile di cantiere. Da sempre sensibile alle tematiche e problematiche della sicurezza nei cantieri di lavoro subacqueo, nel 2000 è fra i promotori della fondazione di AISI e nel 2005 ne diviene presidente. Sotto la sua presidenza AISI compie azioni di normazione e di elevazione dei livelli di sicurezza mai raggiunti prima da aziende italiane. Diviene membro di EDTC (european diving technology committee) in rappresentanza del settore industriale e promuove in quel contesto la internalizzazione delle aziende italiane. Le Procedure Operative AISI divengono Norme di Buona Regola codificate da UNI e prendono il nome di Norma UNI 11366. Essa diviene legge dello Stato nel Decreto Liberalizzazione del Governo Monti nel gennaio 2012. Nel contempo non risparmia azioni presso i vari governi che si susseguono per promuovere una legge di Stato che identifichi ruoli, competenze e requisiti delle aziende e dei lavoratori subacquei professionisti. AISI è consulente delle Capitanerie di Porto per la promulgazione di ordinanze per la sicurezza nei lavori subacquei in ambito portuale. Per la sua attività AISI è insignita, nel 2013, del Award dell'Accademia Internazionale del Mare di Ustica. Nel 2015 Adolfo Magrin viene insignito del "Tridente d'Oro" dell'Accademia Internazionale del Mare di Ustica per la sua attività di CEO di CNS International e per i suoi contributi per la sicurezza e lo sviluppo delle attività subacquee professionali.

Premio San Paolo 2017
dott. Pasquale Longobardi
Il Premio San Paolo 2017 è stato assegnato al dott. Pasquale Longobardi, direttore sanitario del Centro Iperbarico di Ravenna. 
La Cerimonia di consegna del Premio avverrà nel Santuario della Madonna di Castagnola a Bigliolo (Massa) in Via Fertigliana 2 il 29 giugno 2017 alle ore 17.00.


Senato della Repubblica. Roma. 13 marzo 2017. Conferimento del Premio San Paolo al senatore Aldo Di Biagio e Convegno:

Tutti la vogliono ma il Parlamento non riesce a approvarla. E' la legge quadro che riordina il settore degli operatori subacquei. Al primo sguardo può sembrare un norma di nicchia, quella presentata a palazzo Madama da Aldo Di Biagio (Ap) ma sottoscritta anche da diversi senatori di altri gruppi parlamentari. Tuttavia gli operatori del settore - diverse migliaia di professionisti che svolgono lavori o rispondono a impegni operativi che necessitano di elevata competenza e preparazione, ma anche i semplici appassionati di immersioni - aspettano la legge che mette ordine in un comparto dove da decenni si affastellano competenze, norme, regolamenti, registri, elenchi ecc. Attualmente, ad esempio, i sub italiani devono andare all'estero a prendersi il brevetto per le attività industriali. Francia, Gb, Usa sono le mete per chi vuole conseguire un riconoscimento tecnico-professionale di elevato livello per operare, ad esempio, nei fondali sulle strutture delle piattaforme petrolifere, o sulle chiglie delle navi. L' aspetto più qualificante è che, una volta approvata la legge, anche l'Italia si doterebbe degli standard riconosciuti in sede internazionale. Oltre a riorganizzare il Registro degli operatori subacquei e delle imprese, a stabilire requisiti più stringenti e circostanziati per l'iscrizione nei registri professionali, le norme per gli accertamenti e la sorveglianza medico-sanitaria, la pdl perfeziona e valorizza il Libretto Personale degli operatori subacquei e iperbarici, che diventa una sorta di 'curriculum vitae' che elenca qualifiche, specializzazioni, idoneità medica, immersioni effettuate, lavori svolti, eventuali infortuni subiti ecc. ecc. La legge prevede inoltre l'istituzione, presso il ministero dello Sviluppo Economico, di un Comitato tecnico per le attività subacquee e iperbariche, che ha il compito di proporre norme tecniche, di aggiornare e coordinare le procedure, mantenere i rapporti con gli organismi di certificazione internazionale e così via. Anche il governo è d'accordo sull'esigenza di un complessivo riassetto normativo del comparto: nel marzo del 2016, rispondendo a un'interrogazione al Senato dello stesso Di Biagio, su un tragico incidente costato la vita a un sommozzatore della Polizia, intervenuto sul fiume Brenta per recuperare il corpo di una donna, il sottosegretario al Mise, Antonio Gentile, sottolineò la necessità di approvare la legge di riordino "in tempi celeri". Per la verità nella scorsa legislatura il testo era stato approvato dalla commissione competente in sede legislativa alla Camera, ma poi la legislatura è stata anticipatamente interrotta e l'iter è stato azzerato. Ora la pdl - composta da 26 articoli - è ferma in commissione Attività produttive al Senato in attesa dei pareri sulle compatibilità finanziarie dalla commissione Bilancio. "La legge - ha spiegato Di Biagio all'Adnkronos- non solo non comporta alcun aggravio per il bilancio dello Stato ma è attesa da tutti gli addetti ai lavori che con le loro competenze ci hanno aiutato a elaborare un testo veramente esaustivo e funzionale, che colma i tanti vuoti e rimuove le sovrapposizioni che si sono determinate nel corso degli anni. Mettiamo fine a una sostanziale anarchia a un disordine che va a colpire i sub ad elevata professionalità, come gli appassionati o chi svolge attività ricreativa". "Il primo aspetto - ha concluso Di Biagio - l'elemento di fondo che si è cercato di salvaguardare è che in tutte le attività che si svolgono nell'ambito subacqueo è imprescindibile e inderogabile il diritto-dovere di accesso, da parte di tutti, e le garanzie sulla sicurezza antinfortunistica, strettamente legata all'attività specifica". Nel corso del convegno è stato consegnato il trofeo del Premio San Paolo 2016 al Senatore Aldo Di Biagio.

PREMIO SAN PAOLO 2016

Il referendum del prossimo 17 aprile sulle concessioni governative per le attività offshore in Italia corre il rischio di ripetere quel che è successo con il nucleare. L'Italia ha rinunziato a costruire sul proprio territorio centrali nucleari e poi ne abbiamo a centinaia ai confini con la Francia e la Germania e - oltretutto - siamo costretti a mantenere in vita le nostre vecchie centrali che continuano a contenere nuclei di uranio attivo ma senza produzione di energia. Un controsenso che ci costringe a comprare energia elettrica dalla Francia. energia che la Francia produce con centrali Nucleari. Fu frutto questa scelta di una campagna propagandistica "ecologistica" scellerata e clericale non contrapposta ad una altrettanto efficace informazione da parte dei sostenitori della necessità di rinnovare e costruire centrali nucleari di nuova generazione. Più efficaci e molto, molto più sicure di quelle attuali. Che hanno smesso di produrre ma non hanno smesso di essere quel potenziale pericolo paventato dai sostenitori del No al Nucleare. Stessa cosa sta per succedere con il NO alle Trivelle. Intanto è da specificare che il settore delle "trivelle" in Italia riguarda installazioni già esistenti, con piattaforme, impianti, sealine, terminali già installati e funzionanti. Che le piattaforme in adriatico e mare ionio producono gas e poco petrolio. 
Che in oltre 60 anni di attività "estrattiva" nessun incidente "inquinante" ha interessato le strutture offshore italiane. Che nella vicinissima Croazia avvengono e continueranno ad avvenire perforazioni che potrebbero, in caso di abbandono da parte dell'italia, arrivare a "succhiare" gas anche dai pozzi italiani. Mediante la tecnica della perforazione obliqua. Cioè immettendo le trivelle non in verticale ma con una inclinazione di oltre 45° ed in grado di arrivare, in maniera appunto obliqua, a molti chilometri di distanza dalla verticale della torre di trivellazione. 
Ed ecco i motivi per cui, prima di votare NO, occorre riflettere ed essere informati:

1 - il referendum non deciderà nulla sulle nuove "trivelle" (in realtà correttamente s'intende per nuove perforazioni) ma riguarda la durata delle concessioni già in essere,e relative ad aree in mare aperto e comunque entro le 12 miglia dalla costa dove ci sono già piattaforme di estrazione di gas metano in alcuni casi da più di 30 anni.

2 -il referendum, qualora si raggiungesse il quorum, andrebbe a determinare la cessazione immediata delle attività di estrazione alla scadenza delle concessioni, tipicamente di durata trentennale, anche qualora sotto ci sia rimasto ancora un ingente quantitativo di gas.

3 - in pratica con già tutte le strutture fatte, i tubi posati sul fondo del mare e senza dover fare nessuna nuova perforazione, saremmo costretti a chiudere i rubinetti delle piattaforme esistenti da un giorno all'altro rinunciando a circa il 60-70% della produzione di gas nazionale (gas metano stiamo parlando e non petrolio). Non potendo da un giorno all'altro sopperire a questo fabbisogno con le fonti rinnovabili il tutto si tradurrebbe in maggiori importazioni ed incremento di traffico navale (navi gassiere e petroliere) nei nostri mari, alla faccia dello spirito ambientalista che anima i comitati promotori e con sostanzioso impatto sulla nostra bolletta energetica.

4 - il referendum non fermerà le "trivelle" nelle tremiti, non ci sono e mai ci saranno trivelle nelle tremiti. Si trattava di un permesso di prospezione e studio, ben oltre le 12 miglia dalle tremiti e comunque non più in vigore vista la rinuncia della compagnia interessata.

5 - il referendum non fermerà la “petrolizzazione” dell'Italia come qualcuno vuole far credere, riguarda infatti le aree marine entro le 12 miglia dalla costa dove geologicamente si sono accumulati solo giacimenti di gas metano, quello che, ricordate, ci da una mano, perché tra i combustibili fossili quello meno inquinante e recentemente riconosciuto dall'unione europea il BRIDGE ovvero quello che ci porterà avanti nella transizione verso le rinnovabili per i prossimi 30 anni. Quindi non sarebbe uno STOP al petrolio, che in Italia viene estratto quasi esclusivamente a terra, in Basilicata, ma uno stop al gas, ovvero a quella fonte energetica pulita la cui introduzione ha portato storicamente alla riduzione dell'uso del carbone.

6 - Le trivelle (impianti di perforazione) non uccidono il turismo. La maggiore concentrazione di piattaforme in Italia si ha davanti alla riviera romagnola che storicamente è anche la zona con maggiori presenze turistiche; estrazione di gas e sviluppo della costiera romagnola sono andati avanti di pari passo dagli anni 60 ad oggi. Viceversa regioni senza" trivelle" e che si preoccupano tanto delle "trivelle" hanno spiagge fatiscenti, depuratori non funzionanti e discariche abusive nel bel mezzo dei parchi naturali. Farebbero bene a preoccuparsi di quello.

7 - L'estrazione di gas dal mare adriatico non provoca terremoti, c'è un rapporto ufficiale ISPRA (Istituto Superiore Protezione Ambiente) che lo certifica. Chiunque afferma diversamente afferma il falso e non conosce la geologia del mare adriatico. Infatti nel nostro mare i sedimenti, sabbie ed argille, in seguito all'estrazione del gas, si deformano plasticamente, e la deformazione plastica è l'esatto opposto dei meccanismi di rottura dei terremoti. In tal caso sarebbe utile farsi spiegare cosa è una zona "Mineralizzata a Gas"; tutti si aspettano grandi caverne..in realtà si tratta di rocce calcaree nella cui porosità è intrappolato i gas (stesso dicasi per il petrolio)

8 - Un esito positivo del referendum avrebbe impatto devastante sull'economia di alcune regioni, nella sola emilia romagna 6000 persone perderebbero il lavoro in 2 anni.

9 - Tutti vogliamo un mondo più pulito, le rinnovabili sono il futuro, non ancora il presente, occorre un congruo periodo di transizione perché affondare il sistema gas oggi senza avere ancora una valida alternativa non è intelligente né da un punto di vista economico né per la tutela dell'ambiente.

Ultimo, ma non ultimo, il settore offshore italiano è una delle eccellenze in termini di esperienza, new know, occupazionale diretto e di indotto.


PREMIO SAN PAOLO 2015
PREMIO SAN PAOLO 2015

OMC RAVENNA 2015
Tavola Rotonda sul tema:
"La gestione delle risorse umane nel diving industriale: competenze, formazione, operatività nazionale ed internazionale".
Pala de Andrè - Ravenna
ore 16,30  - hall 2 k6

PREMIO SAN PAOLO 2014
Il Premio San Paolo 2014 
per
CONTRIBUTI ALLA SICUREZZA E ALLO SVILUPPO INDUSTRIALE
NEI LAVORI SUBACQUEI
è stato conferito
all'ing. Enrico Buffa
Chairman & Technical Director of Rana Diving spa
La cerimonia di consegna del premio è avvenuta presso il Santuario della Madonna di Castagnola a Bigliolo (Ms) 
il 29 giugno 2014 alle ore 17.

WORKSHOP CNR
Roma 9 giugno 2014

Premio San Paolo 2013

Alla sua Seconda Edizione il Premio San Paolo 2013 ha inteso conferire il riconoscimento a personaggi che operano nel settore dei servizi subacquei offshore e portuali che si sono distinti, nel corso degli anni, per la loro attività professionale, culturale, di internazionalizzazione del know how italiano avendo come base fondamentale la sicurezza e la qualità del lavoro subacqueo.

Questi i premiati del Premio San Paolo 2013:

  • Alessandro BOSCO (General manager RANA DIVING SpA)
  • Dino PASSERI        (Fondatore DRAFINSUB SrL)
  • Maurizio CHINES    (Responsabile Diving SAIPEM SpA)

Messina: Convegno su Portualità e Sicurezza.

Il nostro socio Pippo Arena, amministratore di Arena Sub srl, ha partecipato al Convegno che si è Tenuto a Messina su Portualità e Sicurezza. Dopo il luttuoso evento di Genova, che ha visto la morte di 7 fra militari ed operatori portuali, la sicurezza negli ambiti portuali diviene di tragica attualità. Le riflessioni di Pippo Arena servono, tra gli altri, quale sprono e monito ad elevare la professionalità e la qualità dei servizi portuali ai fini della sicurezza di tutti.

pippo arena
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l'intervento:


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accademia

Assegnato ad AISI l'Award 2012 dell'Accademia Internazionale delle Scienze e della Tecnica Subacquea. La consegna del riconoscimento avverrà il 13 ottobre prossimo presso il Salone Internazionale della Nautica di Genova.

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ASSOCIAZIONE IMPRESE SUBACQUEE ITALIANE

  • Fondata nel 2000, l'Associazione Imprese Subacquee Italiane, con l'obiettivo di realizzare un organismo associativo in grado di rappresentare le esigenze di tutti coloro che operano per i servizi ed opere nel settore degli interventi subacquei. 
  • La necessità di uno standard operativo in grado di essere strumento di consultazione e applicazione di norme per la sicurezza delle persone e delle cose impegnate in operazioni subacquee ed iperbariche è stato il fondamento basilare della fondazione di AISI. 
  • Dal 2000 ad oggi, AISI è divenuta il punto di riferimento presso le aziende, gli operatori e le stesse istituzioni governative, di una cultura della prevenzione degli infortuni.
  • AISI è impegnata a livello nazionale ed internazionale per la unificazione degli standard operativi e per la omologazione degli standard didattici formativi italiani a quelli riconosciuti validi in tutto il mondo per la operatività nei mercati della subacquea industriale e commerciale.
  • AISI promuove il miglioramento della qualità, salute, sicurezza, standard ambientali e tecnici attraverso la pubblicazione di note informative, codici di condotta e con altri mezzi appropriati.
  • I membri di AISI adottano le linee guida emanate dall'Associazione  o da quelle emanate da organismi nazionali o internazionali a cui AISI aderisce.
  • I soci AISI Si impegnano ad agire come membri responsabili seguendo linee guida e sistemi di qualità per la efficacia produttività dei servizi resit ai clienti.
  • AISI adotta iniziative atte a elevare la sicurezza nei luoghi di lavoro indipendentemente dalle strategie imprenditoriali degli Associati. Per questo fine AISI, rispetto ai soci, è sottoposta al solo rispetto dei dettami dello Statuto dell'Associazione.
  • I Soci si impegnano a determinare condizioni di concorrenza leale e di rispetto del codice deontologico inteso nello Statuto dell'Associazione.


Norma UNI 11366 nel decreto liberalizzazioni:
cosa cambia nel mondo del lavoro subacqueo.

 
sviluppoeconomico
CON IL PATROCINIO
DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

e con il PATROCINIO di


Norma UNI 11366 nel Decreto Liberalizzazioni
Cosa cambia nel mondo del Lavoro Subacqueo Italiano


presso il Ministero dello Sviluppo Economico Sala del Parlamentino
via Molise, 2 Roma venerdì 21 settembre 2012 ore 10

 
Il comunicato stampa del Convegno

 
CONVEGNO CON IL PATROCINIO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
e con IL PATROCINIO DI UNI
Affollato e di alta qualità, sia nei relatori che nel pubblico, il convengo che si è tenuto il 21 settembre a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico su " Norma UNI 11366 e Decreto Liberalizzazioni,cosa cambia nel mercato del lavoro subacqueo". 
Hanno partecipato:
 il Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, ing. Franco Terlizzese, il presidente di AISI, Adolfo Magrini, 
la professoressa Eld
a Turco Bulgherini, docente di Diritto della Navigazione dell'Università Tor Vergata di Roma, 
Esentato Giovanni, Segretario dell'Associazione Imprese Subacquee Italiane, 
ing. Alberto Simeoni, Responsabile sede Romana di UNI, 
Ammiraglio di Divisione Mario Caruso, Comandante del Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare, in rappresentanza dello Stato Maggiore della Marina Militare, 
l'Ammiraglio Pietro Verna, capo del 2° Reparto del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, in rappresentanza del Comando Generale della Guardia Costiera, 
il dott. Pietro Altarocca, coordinatore generale INAIL-CONTARP, 
l'Onorevole Aldo Di Biagio, già relatore del Progetto di legge unificato 344 sulla Regolamentazione delle Attività Subacquee, 
l'on. Luigi Muro, neo relatore del progetto di legge 344, 
on. Mario Cavallaro, membro componente della Commissione Giustizia, 
l'ing. Orlando Pandolfi, esperto di processi di qualità ed internazionalizzazione, consulente AISI, 
dottoressa Rosaria Marinaccio, del Istituto Commercio Estero per il settore Oil&Gas,
il dott. Pasquale Longobardi, direttore sanitario del Centro Iperbarico di Ravenna, ing. Gabriella Mancin dell'Inail, esperta cin tecnica di accertamento rischi e prevenzione, 
comandante dott. Maurizio Chines, responsabile attività subacquee della SAIPEM,
Sergio Polito presidente del Settore Società Fornitrici di Beni e Servizi di ASSOMINERARIA, 
dottoressa Fedora Quattrocchi, responsabile unità funzionale dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia, 
ing. Remo Bedini Istituto di Fisiologia Clinica del CNR & Centro Extreme della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, 
dott. Franco Capodarte, già direttore dei Servizi Subacquei della RAI, segretario generale dell'Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee, 
ing. Fulvio Revello del Registro Navale Italiano, responsabile Products-Personnel-Processes.
I lavori si sono sviluppati sulla Norma UNI 11366 e sul Decreto Liberalizzazioni che l'ha resa obbligatoria nei lavori subacquei in ambito offshore. Si è sviluppato, quindi, una tematica sulle implicazioni normative, legislative e di sviluppo industriale che tale, importantissima norma, ha ed avrà sul mercato del lavoro subacqueo in italia e nel mondo. 
I lavori che si sono sviluppati in un crescendo di interessantissime relazioni  che hanno visto il vivo interessamento e partecipazione di tutti i convenuti fino alle ore 18. Ben oltre quindi i tempi previsti nel programma. 
Un momento storico per il diving italiano nel quale tutti i relatori hanno concordato che dotare l'italia di una norma sulla sicurezza nei lavori subacquei è stato ed è una svolta fondamentale anche nei rapporti fra Istituzioni e mondo del lavoro subacqueo. 
Da questa pagina un sentito e riconoscente ringraziamento a tutti i convenuti per aver saputo dare al convegno un alto profilo di qualità, di proposte ed idee che nei prossimi mesi troveranno applicazione e proseguimento. In una nuova stagione destinata a far crescere il lavoro subacqueo nell'ottica del Made Italy nel Mondo.
Gli abstract e il video del convegno saranno presto pubblicati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico e sul sito di AISI.

Dal Decreto Liberalizzazioni una svolta
per il Diving Professionale ed Industriale italiano

 Le attività di cui all.’articolo 53 del decreto del Presidentedella Repubblica 24 maggio 1979, n. 886, sono svolte secondo le norme vigenti, le regole di buona tecnica di cui alla norma UNI 11366.

 

AISI
Associazione Imprese Subacquee Italiane

Award 2012 Accademia Internazionale delle Scienze e della Tecnica

AISI- Italian Diving Enterprises Association
Award 2012 International Academy of Sciences and Technology of the Sea

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